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domenica 5 agosto 2012

Remembering....


La terra più sacra d’Inghilterra. L’Isola di Vetro. La prima chiesa cristiana di Britannia. Avalon. L’Isola dei Morti. Il regno della Madre e delle sue sacerdotesse i cui spiriti ancora danzano intorno alla Fonte e sulla cima della collina sacra spazzata dal vento. I resti dell’abbazia si ergono solitari, nel silenzio immoto dei secoli rotto dal gracchiare dei corvi. Basta chiudere gli occhi per ascoltare i salmi dei monaci, l’odore acre dell’incenso e delle cucine. Gog e Magog vegliano antichi sentieri perduti, e ricordano le lunghe processioni rischiarate dai raggi del plenilunio, le preghiere del solstizio, le lunghe tuniche dei druidi.
Sul Tor , la torre di San Michele risuona di mille tempeste e nel ventre della collina giace un Re dormiente, nei suoi cunicoli regnano le fate, in castelli ancestrali, e il bianco Gwyn una volta all’anno conduce ancora la sua Caccia selvaggia di Anime.



L’isola sacra conosce le sue figlie. Il mormorio della fonte le diede alla luce, dal sapiente miscuglio alchemico, dal ventre della Crona esse provengono e nei meleti della Madre esse si nutrirono sul suo Seno, proteso all’infinito. Il canto del cigno è nei loro occhi, la loro anima fu forgiata come metallo purissimo nel calderone delle Morgen ed esse, istintivamente SANNO. Quando stanno tornando,  esse lo avvertono. E l’isola con loro.  RICORDANO. Non esiste nebbia che possa ingannare gli occhi dell’anima. Non esiste prova che separi una figlia dalla madre, poiché sono fatte della medesima essenza.



La collina le chiama. La sorgente culla i loro sogni. Ad ogni giro di ruota il calderone si riempie di lacrime e amore, di luce e ombra, e la magia si ripete. Liquida armonia si diffonde nella loro mente, mentre filano e tessono incanti ed ogni cosa si compie. I teneri boccioli portano frutti deliziosi, il ventre della Madre si gonfia di nuova vita. E di nuovo si compie il sacrificio, il Raccolto è ormai al sicuro. Gelo e tempeste spazzano la terra sacra, la Bianca Signora avvolge come nebbia di fuoco i territori dell’anima.Ceredwen avvolge col suo manto autunnale i prati erbosi del Tor e ulula sulla sommità della torre, fiera e furiosa, saggia e terribile. Bride veglia silenziosa le lunghe sere di ghiaccio, fiocca leggera sul terreno consacrato e nuovi sogni , come semi, giacciono nel ventre della collina. Finchè l’Uomo Verde non porterà la Vita intorno ai fuochi di Beltane, il cervo tornerà alla sua folle corsa nei riti di fertilità e le grida echeggeranno fra i secoli ed i Mondi. Il ciclo continua a compiersi, spirale dopo spirale, negli spazi dell’anima. Si dipana lentamente fra i pascoli erbosi e le piccole fonti. Basta volgere lo sguardo all’orizzonte per scorgere il fumo di antichi riti e le processioni silenziose lungo il pendio della collina, labirinto nel labirinto. La voce delle Antenate giunge tiepida come le brezze del Sud, come il mormorio d’eterno della Fonte. Accanto ad essa siede la Donna, l’antica guardiana, che veglia le sue figlie nei Mondi e traghetta le anime nei secoli.




E dietro il Velo scorre la vita, sorgono case e fabbriche, nuove strade per antiche processioni, nuove sorelle e antiche sacerdotesse. Presente e passato si intrecciano al futuro, come l’antica e la nuova religione. Sopra tutto vegliano silenziosi i sorbi dalle bacche di sangue, i corvi di Ceridwen e gli spini misteriosi che serbano il segreto del Calice. Le loro radici scendono al centro di tutto, dove ogni cosa è Una.


-Text and images property of the Pumpkin-Pie-Girl, please do not use without permission-

martedì 31 luglio 2012

The Lady of Avalon

"Hail Lady
your presence is constant and everchanging
In birth and growth
in maturing and harvest
in aging and dying
In and in between worlds and lives
As the wheel turns
your presence is constant and everchanging"

-Prayer from the Glastonbury Goddess Temple-


Lady of Avalon by J.E. Shannon (from elfwood.com)

martedì 24 luglio 2012

La vera Madre

"... la vera Madre che porto con me ovunque è la Donna-dei-Boschi,
la Nuestra Senora, Colei il cui manto è fatto di muschio del lato esposto a nord
degli alberi al tramonto...Colei che nella scomposta chioma d'argento ha intrappolati
frammenti di stelle...Colei la cui veste è morbida, di semplice stoffa tessuta a
mano, con impigliati semi di erbacce, spine e rose selvatiche...Colei che ha
mani sporche per l'eterno coltivare cose terrene, e per il proprio duro lavoro
diurno e notturno, a fianco dei suoi figli e figlie che lavorano duro.
Lei non è una figurina simmetrica dalle palme tese alla medesima distanza
e congelata nel tempo.
Lei è sempre in movimento.
Dove c'è emozione, lei è là.
Dove c'è turbamento, lei è là.
Dove c'è euforia, lei è là.
Impazienza, lei è là.
Fatica, lei è là.
Paura, inquietudine, dolore, bellezza, ispirazione, lei è là, sempre.
E lei è timida, in un certo senso, si, ma in un modo diverso da quello
che intendono quanti vorrebbero svigorirne la natura, rendendola anemica;
si è timida, ma come come chi esita per non essere tenuta a freno ed immeschinita.
Ed è tranquilla, si, ma non senza la volontà di insorgere ancora ed ancora.
Piuttosto, è calma come calmo è il possente oceano, mentre si muove fra enormi
fosse e pinnacoli; le sue onde enormi come il battito di un cuore sano: facile,
spontaneo, muscolare.

Ed è pura, si, ma non come chi non si avventura mai nella tenebre,
non ha mai un dubbio, non prende mai per qualche tempo una piega sbagliata,
non ha mai un cedimento, ma piuttosto è pura come una gemma tagliata
in centinaia di sfaccettature sfavillanti... è pura di quel tipo di puro che viene dall'essere
tagliati a vivo dalle tribolazioni, vicissitudini e sfide, eppure privi di ogni
sfaccettatura della benchè minima stria opaca, grazie al taglio stesso ed allo
smeriglio e al lucido migliori e malgrado tutto ancora sfavillanti come puro fuoco".

-Clarissa Pinkola Estes- "Forte è la Donna"-


The Mother at Chalice Well Gardens in Glastonbury. 
Image property of the Pumpkin Pie Girl. 
Do not use without permission


FORTE E' LA DONNA
di Clarissa Pinkola Estes
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Kairos in Avalon (Passaggio ad Avalon)

"Nel passare ad Avalon il nostro senso del tempo si altera. I Greci avevano due parole per definire il tempo: kairos e kronos. Il tempo, come lo conosciamo nel mondo razionale, è il lineare e misurabile kronos, che teniamo sotto controllo mediante orologi e cronometri. Nel mondo di kronos il tempo comincia ogni 1° gennaio come Anno Nuovo e termina il 31 dicembre come Anno Vecchio. Nel mondo della Madre (Avalon), facciamo noi stessi parte del tempo e perciò ne perdiamo il controllo. La parola greca che indica questo genere di tempo è KAIROS. Tutte le volte che siamo intenti a far qualcosa che amiamo e che ci assorbe totalmente, più che nel kronos ci troviamo nel kairos. Quando siamo con qualcuno che amiamo, la cui compagnia ci assorbe totalmente, quando ciò che stiamo facendo nutre il nostro spirito, ci troviamo fuori del tempo ordinario e nel Mondo-della-Madre.

In un'epoca in cui Glastonbury e Avalon si diceva coesistessero, l'attraversamento era possibile solo a chi fosse in grado di chiamare la barca e con questa navigare attraverso le nebbie".

Passaggio ad Avalon di Jean Shinoda Bolen


Immagine tratta dal web

Leggendo questo brano ho iniziato a riflettere sul profondo distaccamento temporale che si sperimenta quando si fa qualcosa che nutre l'anima: può essere trascorrere del tempo con l'amato, o disegnare, ricamare, cucinare, passeggiare nei boschi... ma comunque fare qualcosa che ci trasporta su di un piano emozionale differente, più profondo, nel quale il tempo si dilata e scompare. Jean Shinoda Bolen intuisce felicemente come questa esperienza sia in realtà il vero Viaggio ad Avalon. Essere in contatto con la parte più profonda di noi ci permette di varcare il velo ed entrare in Avalon, il Regno della Madre. Le azioni quotidiane che nutrono il nostro spirito sono le UNICHE CHIAVI che permettono di portare Avalon nel Mondo. O meglio: di vivere Avalon ogni giorno, istante dopo istante... Vivere nel Kairos, nel Tempo della Madre ci fa entrare nel suo Regno.

PASSAGGIO AD AVALON
di Jean Shinoda Bolen

ACQUISTO:
libro ormai difficilissimo da reperire, pian piano ne inseriremo brani da consultare.

lunedì 23 luglio 2012

Latitude 51

Glastonbury, piccolo villaggio dell'Inghilterra del sudovest, è la mitica isola di Avalon? Alcuni lo sostengono fieramente, ad altri piace crederlo: come si crede nelle fate e nelle leggende, racconti fantastici che affondano le loro radici in un passato misterioso e dimenticato ma non per questo meno reale. Altri si affidano alla storia e ci dicono che l'identificazione Glastonbury-Avalon è una favola inventata dai monaci medioevali per richiamare attenzione e benefici economici sulla loro abbazia, così come piu recentemente alcune correnti neopagane hanno riscoperto questo luogo sull' onda dei romanzi fantasy di M. Z. Bradley. A me piace sposare la tesi di Nicholas Mann, studioso e autore di numerosi libri,  tutti assolutamente godibili, e nei quali ritrovo sempre quel brivido che mi percorre la schiena ogni volta che scorgo la sagoma del Tor stagliarsi sulla campagna di smeraldo circostante o mi siedo nella pace dei giardini di Chalice Well. Avalon giace avvolta dai misteri e dalla leggenda ma vi sono luoghi dove le sue energie trasformative e rigeneratrici sono ancora potenti; luoghi che sono porte dello spirito e ci immergono al centro del suo cuore pulsante. Luoghi che attirano da tempi immemori i pellegrini dello spirito e che ci trasformano. Glastonbury per me è uno di questi, come lo sono i grandi cerchi di pietre  megalitici , i tumuli, le fonti....


Una delle curiosità che ho trovato nei libri di Mann e per la precisione in "The star temple of Avalon", mette in luce che la latitudine di Glastonbury è esattamente di 51 gradi nord. La stessa identica di Avebury e Stonhenge, tanto per citare i cerchi di pietre piu famosi e 51 gradi nord è anche l'esatta linea di demarcazione che segnava fin dove si è spinto il ghiaccio nell'ultima era glaciale. Inoltre essa rappresenta esattamente un settimo dell'intera circonferenza della Teraa, e sappiamo quanti significati simbolici e religiosi racchiude il numero 7.
"Da quando il meridiano di Greenwitch è entrato in vigore, con la longitudine di zero gradi,  la Gran Bretagna e la latitudine 51 gradi nord sono diventati il custodi del tempo e dello spazio dell'intero pianeta".

Misteri? Coincidenze? Cosa sapevano gli abitanti del neolitico che noi ora ignoriamo?



The Tor and Glastonbury Abbey- all photos taken from Pumpkin-Pie-Girl- please do not use without permission


Se vi interessa di più, potete trovare il libro di Nicholas Mann qui:

domenica 22 luglio 2012

Let's start...

We came from an ancient Isle... it's called The Isle of Avalon.... and we are here to share our ancient Tales, the Tales of Avalon.... Welcome HOME.

From The Goddess and The Green Man FB page
Glastonbury Tor